Già prenotare è un'impresa: il modulo sul sito internet non serve a nulla, così come la mail, mai controllata, ho dovuto telefonare almeno cinque volte, per concludere solo dopo aver pagato la caparra (metà della quota), a orari fissi (in presenza avrei capito perché...) e una volta la "receptionist" disse di non poter concludere la prenotazione perché era all'ospedale (con il telefono fisso...). In presenza, la stessa persona assume modi estremamente - e, a mio parere, sgradevolmente familiari. Ma sconvolgente è la camera (singola): si potrebbe sorvolare sul rumore del mare che disturba il sonno (chiudendo la finestra si muore dal caldo...) e sull'abat jour come oggetto puramente decorativo (lampadina andata probabilmente da generazioni; in genere, nell'hotel le lampadine hanno vita breve, però, le alternative ecologiche non sono considerate. Non c'è interruttore per la luce grande vicino al letto per cui, chi desiderasse leggere, deve poi alzarsi per spegnere la luce centrale), ma la doccia pensavo non potesse esistere: è una rastrelliera attaccata al muro, subito di fronte al lavandino, fra l'altro con un raggio danneggiato, senza posto per posare i detergenti e, quando accendi l'acqua, la tendina ti si appiccica tutta addosso, mentre l'acqua invade tutto il pavimento del bagno e, se la doccia dura qualche secondo in più, si spinge fino alla camera. Mi hanno poi suggerito che il piccolo sgabello presente nel locale ha la funzione di asciugarsi i capelli senza rischio di restar fulminati, visto la formazione lacustre sotto i piedi... Impensabile aprire l'acqua del bidet mentre si è seduti sul water, a meno che si voglia rifarsi una doccia nella parte inferiore del corpo. Detergenti consistenti in sapone solido che, visto che dubito i soggiorni possano essere di lunga durata, va sprecato a ogni cambio d'ospite (anche qui, alla faccia della consapevolezza ecologica). Lungo la scala vi è un pomello di grandi dimensioni allentato che cade, praticamente, ogni volta che qualcuno sale le scale, e che nessuno si è mai preso cura di fissare. La colazione è, insieme, di scelta ridotta e ricade nello spreco: oltre a una bevanda sintetica al gusto arancio e alla bevanda calda da richiedere alla solita receptionist, il piattino con brioche, panino e focaccia con prosciutto che, chiaramente, nel caso di ospiti italiani non è consumata, ma è riproposta ogni mattino... Dopo la pulizia delle stanze la receptionist abbandona la postazione e, per rientrare, bisogna digitare un codice che apre una cassettina che contiene la chieve dell'albergo (è abbastanza chiaro che un ospite recente potrebbe svaligiare l'edificio stesso e tutte le stanze senza alcun problema ma, soprattutto che , se qualcuno stesse male, potrebbe crepare tranquillamente, senza possibilità di soccorso). Va detto che il compagno della recepionist mi ha aiutato a portare le valigie in stanza e che la signora stessa è stata molto gentile e disponibile verso una mia collega, in un momento di emergenza, ma direi che non basta. Qualcuno potrebbe dire che, visto il prezzo, non ci si può aspettare molto: è un peccato, però che, per lo stesso prezzo, sia stata, in Spagna, in strutture che parevano regge - e mi vergogno ad avere dato un voto basso a un hotel a Siviglia che era un sogno, a posteriori. Ho prenotato qui perché mi avevano detto che era la scelta migliore ma, sicuramente per i limiti della mia creatività, faccio fatica a immaginare qualcosa di peggio. La presenza di ospiti stranieri mi ha fatto vergognare di essere italiana e, anche se la struttura si avvantaggia della presenza del Villaggio Globale, ritengo che situazioni come queste danneggino gravemente un Paese che potrebbe reggersi sul solo turismo...…